mercoledì 17 agosto 2011

Hotel Villa Agnese


Consigli per la luna di miele:
Il 10 Luglio abbiamo pernottato a Lucca, parlare di Lucca significa parlare delle sue mura, e cosa c'è di meglio che poterle ammirare nei suggestivi colori della mattina, magari gustando una buona colazione o nelle calde tonalità del tramonto? Villa Agnese ci ha offerto e vi offre tutto questo e molto altro:
Noleggio Biciclette • Prodotti Tipici • Vicinanza mare/lago • Trekking • Ambiente Romantico • Ambiente Formale • Ambiente Giovane • Quiete e relax • Stile Toscano • Bar • Ampio giardino • Parcheggio interno • Fax - internet • Tv satellitare • Filodiffusione • Aria condizionata • Servizio in camera • Biciclette di cortesia

Antica dimora, la nuova destinazione ad albergo, ha permesso ai nuovi proprietari di realizzare un sapiente restauro filologico che ha recuperato e valorizzato i pregi architettonici della struttura.liberty.
Posizionata a due passi dalla cerchia urbana, a cui si puo' accedere da Porta San Jacopo, nel cuore di una delle più suggestive città toscane, Villa Agnese è anche la meta ideale per una vacanza al mare (poco lontana la rinomata spiaggia di Forte dei Marmi) o per una full immersion nella natura: da qui si possono raggiungere la Valle del Serchio, la Garfagnana e le Cinque Terre attraverso percorsi "verdi" che consentono di vivere l'ambiente toscano nel senso più autentico del termine.
La proprietaria, signora Manuela ci ha accolti come fossimo di famiglia, infatti ha concepito la sua struttura come una via di mezzo fra un Hotel a 4 stelle e un Bed&Breakfast, lusso e calore umano qui trovano casa.
Albergatrice ma anche pedagogista, Manuela, ha riservato per i bambini una sala con giochi di qualità e una libreria di libri per ragazzi. L'atmosfera è raffinata ed elegante, ma al contempo piacevole e rilassante. E' la meta ideale per vacanze con i bambini di tutte le età.
Le stanze sono curate nei minimi dettagli, caratterizzate da un colore fresco e riposante, ognuna diversa, ma tutte dotate di grande fascino, noi ad esempio abbiamo pernottato nella stanza Lilla.
Rinnovato nella veste, più calda e familiare, e nei servizi, che tengono in primo piano la persona con tutte le sue esigenze e necessità, l'Hotel Villa Agnese propone una filosofia dell'ospitalità che si è voluta integrare al culto dell'accoglienza che Lucca, come poche altre città, riserva ai suoi visitatori. Un numero ristretto di camere, attrezzate e pensate per accogliere gli ospiti più piccoli (e piccolissimi!) in un ambiente capace di rispecchiare il gusto per la convivialità e il piacere di "incontrarsi" che rendono più gradevole una vacanza. E all'interno della Villa: una prima colazione che offre, accanto ai prodotti tradizionali, prodotti biologici per le intolleranze alimentari e per la primissima infanzia, accattivanti torte dolci e salate e macedonie o frullati di frutta fresca. Lo chef propone poi pranzi e cene a basa di prodotti tipici del territorio toscano e ligure. Ogni giorno, su richiesta, sarà possibile ricevere un ricco e gustoso cestino con la colazione da asporto. E mentre i bimbi giocano... mamma e papà si rilassano. Villa Agnese offre infatti una saletta benessere, dove ricevere massaggi e trattamenti praticati da una operatrice esperta, e giardino e terrazza attrezzati per il relax e la socializzazione.

Villa Agnese accoglie al proprio interno anche uno spazio dedicato ai bambini che, su richiesta, potranno godere dell'assistenza di una baby-sitter qualificata o di un'animatrice che li accompagneranno nel gioco e nei laboratori creativi o nella scoperta dei libri a loro disposizione nel corner biblioteca. L'hotel organizza, inoltre, visite guidate alla città riservate a bambini e ragazzi: particolare attenzione è riservata al percorso storico e artistico di Lucca, ad esempio con la possibilità di conoscere alcuni degli artisti all'interno dei loro atelier. E ancora, visite guidate al Museo del Fumetto, al Museo Nazionale Guinigi, al Museo Cattedrale, alla Torre Guinigi e alle 100 chiese di Lucca. Villa Agnese offre pacchetti vacanza pensati per i nuclei familiari, con proposte mirate per rendere la vacanza di tutta la famiglia più allegra e divertente. Nel mese di aprile Villa Agnese organizza: il Giro delle Mura con la macchina fotografica, alla scoperta delle piante secolari che "abbracciano" Lucca, e la visita della rassegna "Pittura in anfiteatro".

Hotel VILLA AGNESE a 4 stelle - Viale Agostino Marti, 177 - 55100 Lucca (LU) - Italy
Alberghi Quattro stelle - Tel. + 39 0583 464545 - Fax + 39 0187 751001

giovedì 11 agosto 2011

CONSIGLI DI SPOSA PER LA SCLETA DELL'ABITO... by E&G

Uno dei momenti clou del matrimonio è la scelta dell’abito da sposa…ma non e un compito semplice perché racchiude in se un alto valore simbolico, un mondo di emozioni, sentimenti, fantasie, curiosità… e realtà.

Ogni futura sposa si immagina un vestito unico e magari stravagante ma di solito tutto cambia nel camerino di prova: l’abito sognato e immaginato da tanto tempo si rivela inadatto; emerge al suo po
sto un altro che veste di meraviglia.
L'abito deve essere innanzi tutto comodo. Durante le prove, si deve indicare alla sarta qualsiasi dettaglio che può creare fastidio o incertezza sulla sua vestibilità, in modo da non avere problemi durante la cerimonia.
Importante e indossare lo stesso reggiseno che si porterà durante la cerimonia.
Per valutare bene l'effetto finale, si deve provare l'abito con tutti gli accessori. Non si deve dimenticare di scattare una foto per farla vedere alla parrucchiera e alla truccatrice in modo che anche l’acconciatura e il make-up scelto sia in tono con l’abito.                     
LO STILE:
1) ROMANTICO: lavorazioni di merletto, pizzo, decorazioni floreali, ricami di perline-bustini attillati e volumi extra large delle gonne che mettono in risalto spalle e décolté e creano un effetto scenografico, adatto ai fisici particolarmente magri.
2) SENSUALE: linee sinuose e morbide, lavorazioni di seta e pizzo, trasparenze, tubino aderente-la femminilità è sottolineata da tessuti che mettono in evidenza le forme del corpo, grazie alle linee semplici ed elegantissime, essendo raccomandato alle spose con un punto vita sottile.
3) ORIGINALE: lavorazioni di tessuti diversi, intarsi di pizzo ricamati con perline e strass, decorazioni con piccoli fiocchi, gonne corte al ginocchio oppure tailleur con gonna o pantalone, proponendo abiti completati da boleri che seguono la linea dell’abito oppure la gonna al ginocchio che viene interpretata in tanti modi diversi: plissettata o a balze, con ruches o volants. Decisamente da evitare l’abito corto se non avete gambe perfette.
4) SOBRIO: corpetti aderenti e gonne a tubo, linee essenziali, pochi ricami-lo stile è lineare, i drappeggi si trasformano in perfette geometrie. Se sei ragazza di tendenza, le applicazioni a effetto floreale o geometrico faranno al caso tuo.
5) MAESTOSO: gonna ampia e vaporosa, molti ricami preziosi, volant, grandi fiocchi.
IL MODELLO DELL'ABITO DA SPOSA

Se non sei molto alta o se la tua figura è abbastanza sottile, stai attenta ai romantici abiti a campana: tendono a rimpicciolire. Le gonne vaporose ed ampie non funzionano se la tua altezza non è vertiginosa, perciò devi indossare delle scarpe dai tacchi più alti possibili, compatibilmente con le tue necessità di comfort.
Se sei magra, meglio scegliere una linea morbida. Ti starà bene un abito con un giacchino dalla forma geometrica o con una gonna a più strati fermati da una cintura rigida in vita.
Se hai delle forme un po' troppo rotonde, una scollatura elegante è l'ideale per evidenziare il tuo décolleté. Per mimetizzare i fianchi larghi, punta su un abito stile impero, con il punto vita sotto il seno, con un tessuto che cade leggermente.

La lunghezza dell'abito e variabile, secondo le esigenze della sposa: lunghi con lo strascico, midi, al ginocchio, mini. Con l'abito corto prevale la semplicità della linea, valorizzata da un tessuto e dagli accessori più ricercati. Questo sarebbe particolarmente indicato per le spose sportivissime, abituate a vestire in jeans o pantaloni, e che si sentirebbero a disagio con il lungo. In questa scelta giocano un peso determinante le gambe che, necessariamente, devono essere ben tornite. L'abito lungo invece punta sul carattere piuttosto romantico della donna e si trova in una varietà di modelli, colori che riflettano la personalità della sposa e al tempo stesso ne mette in risalto i tratti più belli. Modelli
Il modello Ottocento
simile ai bei vestiti delle principesse delle fiabe, ha un bustino aderentissimo di dimensioni regolabili e la gonna gonfia. Un tempo si dava volume alla sottana sostenendola con sistemi tutt'altro che comodi. Oggi esistono pratiche e gradevoli sottogonne in tulle, con grandi volants, leggerissime. E' il modello più adatto, anche a spose non esilissime, sconsigliati invece a chi non è molto alta .
Il modello stile Impero si ispira all'epoca di Napoleone Bonaparte. Ha una linea elegantissima, con un taglio semplice che rende sontuosita' alla donna, pero' non è facile da indossare e non a tutte sta bene. Ottimo sarà su una donna molto magra, con poco seno e molto aggraziata che potrebbe permettersi un lungo strascico che valorizzi ulteriormente l'eleganza del vestito, che su una sposa in dolce attesa, che vuole mascherare la propria rotondità.
Il modello peplo, simile alla tunica delle donne dell'antica Grecia, è un abito lineare, taglio essenziale minimalista, arricchito da drappeggi che lo rendono particolarmente elegante e sofisticato .Sta molto bene a chi ha un fisco relativamente asciutto e fianchi poco pronunciati
Viviamo in un'epoca in cui la grazia, íl fascino e l'eleganza dominano in tutti i campi e principalmente in quello del vestito.
Mai innamorarsi di un modello prima di aver visionato l'effetto su di sé. Non è detto che debba essere necessariamente virginale, ma se non si sente spiritosa, se non ha dentro di sé quel "inside sexy" vissuto con umorismo e garbo, meglio evitare gli abiti sensuali e maliziosi delle grandi "femmes fatales" del cinema francese.
LA TINTA
La tradizione vuole che l'abito sia lungo e bianco, colore che simboleggia la purezza, ma oggi si accettano anche abiti corti e in tinte pastello e ultimamente la tavolozza dei colori si e' arricchita delle nuance oro e rosa, a seconda della propria personalità, del colore della pelle e dei capelli oppure della luce, sia naturale che artificiale. In alcuni modelli, le tinte chiare degli abiti vengono contrastate da finiture e nastri di colore intenso.
Scegliere il colore sbagliato può compromettere tutto l’insieme:
Le donne con la pelle più ambrata possono tranquillamente puntare sul colore mentre per le spose un po’ “pallide” si suggerisce il bianco avorio, l’ecrù o le tonalità pastello lievemente più intense, che indicano la raffinatezza.
IL TESSUTO
In cattedrale di mattina si deve indossare un abito di una certa importanza , con tessuti anche sfarzosi, in raso pesante, mikado o duchesse.
Per una cerimonia pomeridiana in città e consigliabile abiti dalle linee fluide e tessuti leggeri , come il crepe de Chine, la georgette, il cady o il raso leggero, mentre per la messa nella chiesetta di campagna, di pomeriggio, sarà perfetto l’abito romantico e vaporoso, in voile, chiffon o faille.
In municipio è preferibile l’abito corto, perfetto il tailleur, anche pantalone, nei toni del bianco, del crema, dell’avorio, dell’écru o pastello; chi lo vorrà , potrà tuttavia vestire l’abito lungo. In questo caso un cappello intonato può prendere il posto del classico velo.

martedì 9 agosto 2011

Tutto sul matrimonio....By Mariangela e Marco

 Alcune informazioni relative al rito civile e il rito religioso....


Per la Cerimonia in Municipio:


 La funzione sarà celebrata nel comune di uno dei 2 sposi e presieduta dal Sindaco o Ufficiale di Stato Civile (si può chiedere anche di una persona specifica), alla presenza di non più di 2 testimoni che sottoscriveranno, insieme agli sposi, l’atto di matrimonio. Prima però si provvede alla lettura degli articoli del codice a cura del celebrante. Si può fare richiesta per poter celebrare il rito anche al di fuori del propria città o paese, ma prima bisogna ottenere il consenso dal proprio comune di residenza. La richiesta dovrà pervenire in forma scritta e quest’ultimo, dopo l’ok, informerà l’altro comune della volontà degli sposi. Tenete presente che: non si celebrano matrimoni alla domenica ma solo da lunedì a venerdì e al massimo fino a sabato mattina. Il luogo sarà la Sala comunale o laddove è possibile si possono utilizzare delle chiese sconsacrate adibite per il rito civile.

Il galateo dice che: l’abbigliamento sarà sobrio, elegante e non necessariamente bianco. È concesso il bouquet ma purtroppo il velo no perchè si addice per i riti religiosi così come l’ingresso solenne con il corteo. Per lo sposo è preferibile l’abito scuro. 


DOCUMENTI PER IL RITO CIVILE

Certificato contestuale, da richiedere al comune di residenza, è un certificato cumulativo che contiene: residenza, cittadinanza e stato libero.
Estratto per riassunto dell’atto di nascita, da richiedere in carta semplice nel comune in cui si è nati.
Pubblicazioni, si ottengono presentando all’Ufficio di Stato Civile la documentazione in presenza di due testimoni.
Certificato di avvenuta pubblicazione rilasciato dal Comune scaduti i termini per l’affissione delle pubblicazioni, ha una durata di 180 giorni e va consegnato all’Ufficiale di Stato Civile per fissare la data del matrimonio.
Casi particolari
fotocopia del congedo militare, richiesto per lo sposo che non ha compiuto i 25 anni. 

Per la Cerimonia in Chiesa:

Vi suggeriamo ciò che il galateo dice in merito alle disposizioni dei posti in chiesa:
dal lato sinistro si disporranno i parenti ed i conoscenti della famiglia di lei.
Dal lato destro quelli di lui.
Da entrambi i lati il primo banco è riservato a genitori e fratelli; secondo per nonni e zii; terzo per ospiti d’onore e tutti gli altri a seguire.
La funzione religiosa è un momento molto toccante e tutto da vivere; Tutta la preparazione e i preparativi che per mesi hanno tenuto impegnati gli sposi si concretizzano col rito sacro e culminano con lo scambio degli anelli. La massima tranquillità è il consiglio migliore che possiamo darvi in modo da assaporare a 360° attimo per attimo, con mente lucida, ogni passo della cerimonia e conservarlo a lungo nella proprio mente. Fate tutto con calma, sia quando pronuncerete la frase per il fatidico sì, sia per lo scambio degli anelli. È vietato per gli invitati applaudire, in chiesa è fuori luogo ma riservate l’applauso per quando gli sposi, ormai marito e moglie, avranno firmato il registro, insieme ai testimoni, e usciranno sul sagrato dove li aspetta il tipico lancio del riso. Sarebbe cosa gradita se gli sposi si facessero carico di preparare dei semplici sacchetti o piccoli contenitori in cartone per contenere il riso o petali di fiori; parenti ed amici provvederanno poi a distribuirli a quanti vorranno partecipare al lancio.
Gli sposi dovranno poi provvedere ad una offerta libera per la Chiesa.

DOCUMENTI PER IL RITO RELIGIOSO
Oltre ai documenti necessari per il rito civile sono indispensabili:
Certificato di battesimo, da richiedere presso la chiesa in cui si è stati battezzati.
Certificato di cresima, da richiedere presso la parrocchia dove si è ricevuto il sacramento.
Certificato di stato libero ecclesiastico, da presentare se uno dei due sposi abbia vissuto per più di un anno, dopo il 16° d’età, fuori della propria Diocesi.
Attestato di frequenza ai corsi di preparazione al matrimonio, che si svolgono in modo differente in ogni parrocchia.
Pubblicazioni religiose: sono esposte per otto giorni nelle parrocchie dei due sposi e in quella dove si svolgerà la cerimonia religiosa.
Certificato di avvenuta pubblicazione, rilasciato dal parroco una volta scaduti i termini dell’affissione delle pubblicazioni.
Stato dei documenti, rilasciato alla coppia che vuole sposarsi in una chiesa al di fuori della parrocchia di appartenenza e quindi consegnato al parroco della chiesa prescelta.
 

Buone Ferie...

Ciao a tutti,
Vado in ferie per un pò, ma i nostri autori continueranno a pubblicare ciò che vorranno sulla nostra bacheca di consigli.
Leggerò le vostre mail, e vi seguirò un pò a distanza, ma state tranquilli torno presto... le ferie sono brevi purtroppo!
Vi auguro buone vacanze e al mo rientro vi prometto che avremo anche una pagina Facebook di "Consigli per gli sposi".
Baci a tutti!
Mau

sabato 6 agosto 2011

Prima tappa Giro d'Italia in 60 bomboniere

Sabato 9 Luglio

Abbiamo attaccato sulla macchina tutti i loghi dei nostri sponsor, poi via verso Genova!
Sulla A7 abbiamo visto dei getti d’acqua (gli irrigatori dei campi) che formavano tanti fugaci arcobaleni con la luce del Sole, visibili solo per qualche secondo mentre noi passavamo vicino. Impossibili da fotografare, meravigliosi da vedere.
Usciamo a Genova Est per andare verso Serra di Cicagna, un frazione arroccata su di una collina in Valfontanabuona. Lì, sulla strada stretta in salita, ci aspetta Franziska Cecia Barbazià (Francesca Barbagelata)  con le sue due dolci bambine, Emma e Dalia, rispettivamente di 9 e 3 anni, i suoi due cani ed il suo gatto. Tutte ci accolgono calorosamente e dopo averle conosciute un po’, parlando con Francesca e giocando con le piccole, ci portano in una trattoria lì accanto a mangiare dei buonissimi taglierini al pesto, profumatissimi.
Dopo il pranzo torniamo a casa per vedere il laboratorio di Francesca, nulla di più di una stanza divisa dalla stanza giochi delle bambine da una libreria. Francesca ci racconta della passione delle sue bambine per ficcare le ditine dentro alle sue creazioni non ancora cotte chiedendo -si può toccare?-
Emma e Dalia sono molto fortunate perché attorno a casa hanno uno spazio abbastanza grande all’aperto dove giocare e vivono in un posto abbastanza isolato, lontane dai pericoli della città.


Francesca è molto anticonvenzionale, la si può definire uno spirito libero, la tipica donna che sarebbe finita sul rogo per direttissima, bruciata per stregoneria, e un po’ della strega sicuramente ce l’ha: le piace andare in giro a piedi nudi, coltiva erbe aromatiche, prepara misture, sente molto forte il legame con la Madre Terra e trasmette l’amore per la natura alle famiglie. Amore su cui abbiamo delle riserve, perché? Ero in casa a giocare con le bimbe in modo da permettere a Francesca e Maurizio di poter terminare di fare le foto, e c’era un vampiro che ci ronzava attorno, la volevo acchiappare, ma la piccola Dalia mi ha detto di non farlo perché quella era una zanzara buona. Che fosse un animale di famiglia o qualche zia strega sotto incantesimo? Non so, ma la sanguisuga mi ha mangiato comunque. Francesca però, insieme ad una sua amica, pare che portino avanti una vera e propria “tradizione stregonesca”, infatti si dice che le donne di Cicagna, in Val Fontanabuona, fossero tutte streghe, cosa confermata da alcune fonti del tardo XVII secolo e dimostrerebbe l’esistenza di una vera e propria setta, se volete saperne di più vi rimandiamo a questo LINK
Volete conoscere meglio Francesca? Ecco a voi l’intervista che le abbiamo fatto in un filmato con tante foto sue

creazioni (e con due foto delle sue bimbe)!


Queste creature del bosco
han deciso di radunarsi
attorno alle pietre in questo paniere

Un piccolo calderone traboccante di ciondoli!
Questi specchietti decorati
in cernit sono disposti a formare
il simbolo della Dea Madre
Dopo avere salutato tutte e tre, siamo ripartiti verso La Spezia, dove avevamo la camera per la notte. 
Sulla strada abbiamo deciso di provare a vedere le Cinque Terre, ma… diciamo che vi sconsigliamo di andarci in macchina, perché i parcheggi sono pienissimi e per potersi spostare da una terra all’altra sarebbe meglio avere a disposizione un’automobile piccola (perché le strade sono strette anche se a doppio senso di marcia), ma potente (perché le risalite hanno messo a dura prova la nostra piccola lancia Ypsilon). Come ci è stato detto in seguito, il modo migliore per visitare le Cinque Terre è col treno o, in alternativa, con i traghetti che partono appositamente dalla Spezia.  
Verso sera siamo arrivati a La Spezia, il porto era pieno di grandi navi della marina militare! Trovare parcheggio per fortuna è stato semplice, perché in città dalle 20 del sabato a alle 8 del lunedì i posti normalmente a pagamento sono gratuiti.

A Francesca abbiamo chiesto anche di darci la ricetta del vero pesto genovese, eccovi gli ingredienti, così potrete provarlo buono come quello abbiamo mangiato noi:
Basilico (Ocimum Basilicum) - 50 grammi di foglioline di basilico possibilmente giovane e fresco
Olio extravergine di oliva - ½ bicchiere
Formaggio grattugiato - 6 cucchiai da cucina di Parmigiano Reggiano o Grana Padano e 2 di Pecorino(romano, toscano, sardo o siciliano).
Aglio - 2 spicchi
Pinoli - 1 cucchiaio da cucina
Noci (facoltative, in sostituzione ai pinoli)
Sale

A voi piacciono i detti e i dialetti? A Noi molto, quindi abbiamo chiesto a Francesca anche di condividere con noi alcuni modi di dire delle sue parti:

A mëgio mëxinn-a a l'è o decotto de cantinn-a.
La miglior medicina è il "decotto" di cantina

L'è mëgio ëse cöa de grigoa che cû de lion.
È meglio essere la coda di una lucertola che il sedere di un leone.

Pestâ l'ægua in to mortä.
Pestare l'acqua nel mortaio, perdere tempo

Sciûsciâ e sciorbî no se pêu.
Soffiare e succhiare non si può.


Cicagna però ha anche un’altra storia molto carina da raccontare, ringraziamo Francesca per avercela mandata e vi consigliamo di leggerla:

La cicogna dei bambini
Questa novella … ha avuto il suo inizio nel lontano 1922 quando nelle mani della allora direttrice delle poste di Cicagna Signora Mara Colotto, arrivò una lettera indirizzata alla CICOGNA DI VIA DEI CIELI e per puro caso o forse no, questa lettera indirizzata alla cicogna arrivò a cicagna. La signora colotto da subito fu tentata al voler aprire quella simpatica busta per capire cosa si chiedeva alla cicogna, dopo alcuni tentennamenti si decise ad aprirla e fu così che aprendo quella busta trovò un messaggio alla cicogna da parte di un bambino di nome Gianni che chiedeva un fratellino. Colpita dal messaggio la Cicogna di Cicagna impersonata da Mara Colotto, rispose e forse per caso oppure no quel desiderio fu esaudito, la notizia si fece largo e di li a poco incominciarono ad arrivare lettere alla Cicogna di Cicagna da molte parti d’Italia e del mondo
La direttrice delle poste nel 1960 andò in pensione e la corrispondenza continuò cambiando negli anni diverse cicogne, le lettere continuarono ad arrivare da tutte le parti del mondo, lettere molto significative delle quali se ne possono trovare una rappresentazione nella mostra allestita annualmente a metà luglio dal Comune in occasione della festa dedicata proprio al mondo del Bambino.
Ancora oggi la cicogna continua a rispondere perché  arrivano ancora lettere a lei indirizzate e lei, la cicogna, giustamente cerca di accontentare i bimbi che chiedono il fratellino o la sorellina.
A seguito del pensionamento della direttrice postale, nel 1960 la storia delle lettere divenne in poco tempo di pubblico dominio fra i Cicagnini e fù così che Cicagna si attivò subito con una sorta di comitato  capitanata da Roberto Foppiano, cultore di storia locale, decidendo di erigere una sorta di monumento a ricordo di questa bella novella,  costruire quindi una cicogna per far sì che diventasse una sorta di simbolo di Cicagna.
Venne coinvolto Ivan Palazzolo che realizzò i disegni e un ragazzo che faceva il fabbro per la sua realizzazione, quel ragazzo era  Bacigalupo Davide conosciuto come “Gira”, mise anima e corpo nel realizzare il monumento, curandolo proprio nei minimi particolari.
Nel 1962 la cicogna venne posizionata sulla torre civica e da allora vigila il paese di Cicagna e dove ancora oggi arrivano lettera al suo indirizzo:
La Cicogna  - Via dei Cieli n.5 – 16044 Cicagna (GE).

Adessi vi salutiamo e vi diamo appuntamento al prossimo post, nel quale parleremo del primo degli sponsor che ci hanno ospitato durante il viaggio: Monteverdi Resort a La Spezia.

venerdì 5 agosto 2011

Giro d'Italia in 60 bomboniere

Ciao a tutti, siamo Chiara e Maurizio, due giovani di Milano che dopo 6 anni di fidanzamento, hanno deciso di sposarsi e vorremmo raccontarvi la storia che ci ha portato a voler intraprendere il giro d'Italia in 60 bomboniere. Viaggio che vi racconteremo dando risalto alle cose che vi consigliamo di visitare e a quelle che potete evitare ^^
All’inizio abbiamo avuto l’idea di organizzare delle nozze con lo sponsor, ovvero di fare pubblicità a tutti coloro che, con un contributo, avessero deciso di supportarci per il grande giorno.
Ma la cosa più originale che abbiamo pensato è stata un’altra: su facebook sono presenti migliaia creative, donne e ragazze, appassionate e artigiane che si incontrano, in un mondo di piccoli oggetti, bijoux, ricami, dentro al quale cercano di farsi conoscere, di imparare, di trovare spazi per esprimersi. Chiara fa parte di questa comunità, per questo abbiamo provato a chiedere a tutte loro se ci fossero 60 ragazze disponibili a fare per noi una bomboniera ciascuna. Ogni bomboniera sarebbe così stata diversa dalle altre, frutto di abilità e di passioni differenti.
La risposta della comunità delle creative è stata eccezionale: in pochi giorni sono arrivate richieste di partecipazione da tutta Italia, e noi, felicissimi, abbiamo cominciato a guardare le foto con le bomboniere proposte. Raccogliendo tutte queste manifestazioni d’affetto, delle piccole opere d’arte, ci siamo resi conto della conseguenza più unica che questo nostro progetto avrebbe comportato…
Non solo queste sarebbero state bomboniere fatta a mano con tanto amore, ma ognuna di esse sarebbe stata a tutti gli effetti un piccolo pezzo di Italia. Le creative che hanno deciso di aiutarci vengono infatti da ogni angolo del paese: Acireale, Bologna, Pescara, Roma, Lecce, Ancona, Napoli, Asti…e siamo solo all’inizio.

Una volta realizzato questo fatto, abbiamo deciso che non potevamo perdere un’occasione così speciale, un modo unico per festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia. Così, invece di farci spedire le bomboniere qui a Milano, abbiamo stabilito che andremo noi personalmente a ritirarle, per conoscere queste 60 donne fantastiche, visitando il nostro paese in un modo mai sperimentato prima: seguiremo le tracce di chi crede nell’amore. 60 storie di donne italiane ci mostreranno le gioie e le difficoltà del vivere oggi in questa nazione.
A questo punto vorremmo far sapere che in Italia c’è ancora chi crede nell’amore, nel futuro, nella solidarietà. Secondo noi gli Italiani hanno bisogno oggi più che mai di ricominciare a sognare e a sperare. Per questo ci piacerebbe molto fare al Paese questo regalo per il suo anniversario: un sogno che si realizza!
Sareste disposti ad aiutarci a raccontare questa storia?
Grazie mille per l’attenzione.
Volete seguire le nostre avventure e conoscere meglio i nostri sponsor e le nostre creative? Nulla di più facile, basta cliccare Chiara e Maurizio, nozze da sogni con lo sponsor

Chiara Gori e Maurizio Squadrito
ciaoooooooooooooo alla prossima